"Fiumi del Paradiso" di Elif Shafak: un'epopea acquatica attraverso i secoli

Ogni romanzo di Elif Shafak ci invita a un viaggio nel tempo, nell'immaginazione, nei riti e nelle tradizioni del Medio Oriente, nel caos del mondo e negli sconvolgimenti dell'amore e del caso. Ogni volta, questa narratrice riesce a sorprenderci intrecciando destini mai destinati a incrociarsi e decifrando i mali del pianeta come in una favola. Musulmana laica e femminista bisessuale, nata un po' per caso in Francia da genitori turchi, cresciuta in Turchia ed esiliata a Londra, Elif Shafak è ricca di culture diverse e questa ricchezza irriga i suoi romanzi come i fiumi del suo ultimo libro che ci porta dalle rive oscure e miserabili del Tamigi nel 1840 alle rive assassine del Tigri, poi a tutta la Mesopotamia nel 2014, e infine al cuore della Londra dei ricchi esiliati del 2018. Un'epopea con un respiro romantico mozzafiato da cui usciamo appagati perché questa lettura ci ha portato lontano dalle contingenze quotidiane.
Nel suo romanzo precedente, The Island of Vanishing Trees (2022), il personaggio centrale era un albero di fico, questa volta gli eroi sono i fiumi, Elif Shafak ha una relazione
Libération